SISTEMA LINFATICO E MASSAGGIO LINFODRENANTE

Il sistema linfatico è oggetto di studi e scoperte sin dai tempi di Ippocrate che cita l’esistenza di un liquido trasparente che percorre il nostro corpo. Avicenna e Rhazes ne descrivono l’esistenza nei secoli X e XI d.C..
Attorno alla metà del ‘600 Jean Pecquet scopri uno spazio di raccolta della linfa poi denominato Cisterna di Pecquet. Negli stessi anni Bartolini scoprì lo sbocco del sistema linfatico nella vena succlavia giugulare. Nei secoli successivi si arrivò a disegnare mappe dei vasi linfatici e si approfondirono gli studi sul meccanismo di produzione della linfa.
Relativamente ai fattori che promuovono lo scorrimento della linfa, gli studi sviluppati nel ‘900 hanno dimostrato l’influenza degli impulsi arteriosi, della peristalsi intestinale, dell’aspirazione endotoracica e venosa e dei movimenti propulsivi della capsula linfonodale. Negli anno ’60 si dimostra anche l’innervazione dei vasi linfatici e della capsula linfonodale da parte del sistema nervoso autonomo. Lo sviluppo di tecniche di massaggio efficaci per l’attivazione della circolazione linfatica si deve al Dr. Vodder che avviò i suoi studi all’inizio degli anni ’30. La sua tecnica di drenaggio linfatico manuale riesce ad aumentare lo scorrimento della linfa superando eventuali blocchi.
L’attivazione della circolazione linfatica ha diversi effetti positivi che non beneficiano solo chi soffre per la lentezza di questa circolazione. Anche chi non ha specifici malesseri riceve uno stimolo positivo dal massaggio linfodrenante grazie ai diversi effetti che può generare.
Con il drenaggio linfatico si potenziano le difese del sistema immunitario, favorendo la diffusione di cellule immunitarie che arricchiscono la linfa e, di conseguenza, il sangue, incrementando la resistenza alle infezioni.
Oltre a ciò, il massaggio linfodrenante promuove il rinnovamento del liquido intracellulare e interstiziale: ciò è indispensabile perchè si generi continuamente linfa fresca e si consenta il continuo rinnovamento delle cellule. Fra l’altro questo massaggio favorisce la migliore nutrizione e ossigenazione dei tessuti.

LA LINFA
La linfa è un liquido incolore trasparente contenuto nei vasi linfatici e nei linfonodi. A seconda della sua “posizione” si denomina periferica (non ha ancora raggiunto un linfonodo), intermedia (ha superato una o più barriere linfonodali), centrale (ha raggiunto i vasi linfatici di maggiore calibro e sta per fare il suo ingresso nel sistema venoso sanguigno).
La linfa si forma negli spazi interstiziali: dal vaso arterioso sanguigno passano all’interstizio l’acqua, i sali minerali, le vitamine e gli elementi nutritivi. Dopo essere stati utilizzati dalle cellule per il loro metabolismo, gli scarti vengono rilasciati negli stessi spazi interstiziali per essere assorbiti dai vasi venosi.
Quando questa “circolazione” tra arteria, cellula e vena non si svolge in equilibrio, si possono formare accumuli di scarti che vengono raccolti dal sistema linfatico per permetterne l’eliminazione.
La linfa è formata da una parte plasmatica che contiene proteine, elettroliti, glucosio, azoto, colesterolo, ferro, fibrinogeno, enzimi e ormoni e da una parte corpuscolata o cellulare. In quest’ultima sono contenuti i linfociti, altri globuli bianchi, globuli rossi. I linfociti svolgono un ruolo immunitario e riparatorio fondamentale per la nostra vita. Una delle loro funzioni è anche di fornire il DNA che viene utilizzato per la riparazione di tessuti danneggiati o invecchiati. Nella parte corpuscolata della linfa sono anche presenti i macrofagi, cellule con attività fagocitaria, che inglobano e digeriscono agenti patogeni e corpi estranei.

I LINFONODI
I linfonodi svolgono un’azione di filtraggio della linfa, producono cellule con attività immunitaria e hanno una funzione antigravitazionale. L’opera di filtraggio è indispensabile e si svolge con “tappe” successive che puliscono progressivamente la linfa rendendola sterile prima di riversarsi nella circolazione venosa attraverso le vene succlavia di sinistra e destra. Oltre a ciò i linfonodi fanno fronte a tutte le situazioni che richiedono una maggior produzione di cellule immunitarie al fine di reagire con efficacia all’attacco dei più diversi agenti patogeni. Infatti, qualora i linfonodi non riescano a svolgere adeguatamente questo importante compito, si genera uno stato di malattia.
Le valvole presenti in entrata ed uscita dei linfonodi impediscono alla linfa di refluire nel percorso già compiuto e di continuare il loro movimento verso lo stato sterile e lo sbocco nella circolazione venosa. Questa capacità è rilevante in quanto la circolazione linfatica ha solo direzione centripeta, cioè si muove dalla periferia verso il “centro”: questa destinazione viene chiamata “terminus” e si trova alla base del collo.

LA DINAMICA DELLA LINFA
Il movimento della linfa è favorito da diversi fattori che dipendono anche dalla parte del corpo nel quale si trovano i vasi linfatici . Il primo è il movimento attivo dei muscoli che grazie alla compressione spingono la linfa nel suo percorso. Un secondo fattore è la pulsazione cardiaca che spinge la linfa che si trova nei vasi linfatici a ridosso dei vasi arteriosi. Anche il movimento della gabbia toracica favorisce il movimento della linfa. Uno stimolo al movimento proviene anche dai movimenti peristaltici dell’intestino.

I BENEFICI DEL MASSAGGIO LINFODRENANTE
Primo fra tutti i benefici del massaggio linfodrenante è il miglioramento nei casi di linfedemi, anche allergici e post traumatici. Come spiegato precedentemente, data l’enorme importanza del sistema linfatico per le nostre difese dalle malattie, favorire la circolazione linfatica significa promuovere il rafforzamento del sistema immunitario. Una buona dinamica del sistema linfatico libera i tessuti dal liquido interstiziale in eccesso così aumentando l’ossigenazione delle cellule e quindi migliorando il tono e l’aspetto della cute che si vedrà più compatta, idratata e colorita. Questo beneficio contribuisce anche al miglioramento nei casi di cellulite. Da non sottovalutare anche l’effetto rilassante che viene promosso dai movimenti lenti e ritmati del massaggio linfodrenante.
L’efficacia del massaggio DINAMICA LINFA^© è rafforzata dall’integrazione della RIFLESSOLOGIA PLANTARE con la quale si stimola ulteriormente la circolazione linfatica.

CONTROINDICAZIONI
Ci sono casi nei quali è preferibile non ricevere il massaggio linfodrenante: infezioni in fase acuta, tubercolosi, tumori maligni, insufficienza renale e cardiaca, asma, ipertiroidismo, vagotonia.

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IMPORTANTE: le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica.

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